Agrivoltaico

L’agrivoltaico, in cui l’energia verde sposa l’agricoltura, intende rappresentare un’opportunità di promozione di una possibile integrazione tra la tecnologia fotovoltaica e la produzione agricola in generale.

Due sistemi spesso distanti tra loro che devono ora essere pensati e progettati insieme.

La combinazione tra agricoltura ed impianti fotovoltaici può apportare benefici per il territorio e l’ambiente, puntando alla produzione di energia rinnovabile oltre che a consentire miglioramenti alle colture agricole, nonché la regolazione del clima locale e la conservazione delle acque. Quanto alle tecnologie di installazione, esistono molteplici possibilità, ma si mira a privilegiare strutture di montaggio ad inseguimento solare con un’altezza tale da consentire il passaggio dei mezzi agricoli, senza compromettere il naturale sviluppo delle piante, oltre ad essere efficacemente distanziati secondo opportune ottimizzazioni. 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede il sostegno nel settore dell’agrivoltaico stanziando risorse pari a 1,1 miliardi di euro da destinare entro il 2026, con l’obiettivo di diffondere impianti agrivoltaici di medie e grandi dimensioni ( si punta all’installazione di 1,04 GWp di impianti fotovoltaici) auspicando in tal senso una riduzione di 0,8 milioni di tonnellate di CO2. 

Restando in attesa di una imminente normativa governativa riportiamo le linee generali previste dalla misura dell’investimento:

• implementazione dell’agrivoltaico senza compromettere l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura ma garantiscano un sostanziale contributo alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte;
• monitoraggio, raccolta dei dati sia sulla produzione degli impianti fotovoltaici e sia sull’attività agricola in essere, con particolare attenzione e valutazione del microclima locale, del risparmio delle risorse idriche, del recupero della fertilità del suolo e la produttività degli impianti colturali sottostanti.